Homeless Veggie Dinner

5 - Homeless Veggie Dinner

 

Fonte Veganzetta


C’è chi considera il veganismo un grande affare economico e commerciale, e chi invece lo utilizza per uno degli scopi per cui è nato: la solidarietà e la giustizia nei confronti dei più deboli.
Homeless Veggie Dinner  è un esempio di come si dovrebbe realmente intendere la filosofia vegan.
Tutto è perfettibile (sarebbe importante che in futuro tutte le portate fossero esclusivamente vegan, questo per essere coerentemente solidali con tutti gli Animali), ma l’attività ideata e svolta da Adam e le persone del suo gruppo è ammirevole, e si spera che anche in Italia nascano progetti del genere. Di seguito una breve intervista, un video, e una galleria fotografica (foto di Homeless Veggie Dinner). Continua a leggere

Come fare un sacco di soldi con la rivoluzione vegana

millionaire settembre rivoluzione vegana - Come fare un sacco di soldi con la rivoluzione vegana

 

Fonte Veganzetta


La copertina del numero di settembre 2014 della rivista mensile di business Millionarie propone una ragazza bionda, sorridente e nuda, con il corpo completamente dipinto a mo’ di globo terracqueo, e con un cartello che le copre il bacino. Si potrebbe pensare alla solita trovata pubblicitaria sessista che usa il corpo delle donne per attirare l’attenzione (e lo è infatti), ma questa volta c’è anche un elemento in più che vale la pena analizzare: il cartello riposta in inglese la scritta “salva la Terra: diventa vegan“.
Che succede? Uno dei più famosi mensili italiani di business che si occupa di idee e risorse per lanciare nuove attività produttive, commerciali e speculative, si è trasformato in un opuscolo informativo sul veganismo? Nulla di tutto ciò.

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Liberación animal más allá del veganismo

liberacio animal mas alla del veganismo - Liberación animal más allá del veganismo

 

Roberto Lemes ha scritto un libro edito da Dskntrl ediciones di Barcellona semplice e agile su una questione che sta divenendo sempre più di attualità: l’esplosione del veganismo che diviene sempre più fenomeno di massa, e i rapporti tra le persone vegane e il consumismo della società capitalistica.
Uscito da un ambito di nicchia, il veganismo rischia di perdere la propria portata rivoluzionaria originaria, a tutto vantaggio delle leggi di mercato e delle logiche capitalistiche, Lemes fornisce in quattro capitoli una serie di spunti di riflessione utili all’avvio di un dibattito.
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Reclus: la strage degli animali prepara guerra e genocidio

Fonte: Libre – associazione di idee


Si illude, chi crede che macellare un vitello sia poi tanto diverso dal massacrare un cristiano: e non capisce che l’assuefazione alla strage quotidiana degli animali ci “prepara” all’indifferenza verso l’omicidio, la guerra, il genocidio. Parola di Elisée Reclus, anarchico francese e geografo nonché vegetariano militante: aveva, per l’epoca, idee molto progressiste riguardo ai diritti degli animali. Servendo come membro della milizia, partecipò attivamente alla rivolta che diede vita alla mitica Comune di Parigi del 1871, storica ribellione della classe operaia che lo stesso Marx definì «il presagio glorioso di una nuova società». Dopo la sua cattura da parte delle forze governative, Reclus venne inizialmente deportato in Nuova Caledonia, remoto arcipelago al largo delle coste dell’Australia. Ma grazie all’intervento dei suoi sostenitori, che secondo alcune fonti includevano anche Charles Darwin, una nuova sentenza ridusse la distanza del confino, permettendogli di vivere in Svizzera.

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Amiamo gli Animali ma mangiamo ancora carne, perché?

Fonte: https://www.facebook.com/indifferenzaolocaustoanimale


La “Dissonanza cognitiva”: è una teoria basata sull’assunto che un individuo mira normalmente alla coerenza con se stesso. E’ un concetto introdotto da Leòn Festinger. Quando i pensieri, le emozioni o il comportamento sono in conflitto tra loro l’individuo prova disagio e tende a eliminare quelli in contraddizione. In altri termini ogni persona può tollerare soltanto un minimo numero di discrepanze nella sua identità, cercando di ridurre le cognizioni dissonanti e rafforzare quelle consonanti. Un individuo che possiede idee o comportamenti tra loro coerenti si trova in una situazione emotiva soddisfacente detta ‘consonanza cognitiva’. Al contrario, se ci fosse incoerenza tra pensieri e comportamento proverebbe imbarazzo.
Secondo Festinger: “modificando il comportamento di una persona, i suoi pensieri cambieranno per minimizzare la dissonanza”.
La dissonanza cognitiva può essere ridotta in tre modi diversi:

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Sono NO TAV ma non parteciperò alla vostra cena

no tav - Sono NO TAV ma non parteciperò alla vostra cena

Da Veganzetta


Sono NO TAV ma non parteciperò alla vostra cena

Care amiche e cari amici NO TAV,

ho ricevuto l’invito a partecipare alla vostra cena.

Sono NO TAV: partecipo a manifestazioni, assemblee, presìdi, banchetti, volantinaggi, finanzio i comitati locali comprando libri, indumenti, ogni sorta di gadget ma non parteciperò alla vostra cena per ragioni etiche che vanno aldilà della solidarietà per la causa e per i compagni arrestati. Sebbene lo scopo della cena sia apprezzabile, se non addirittura doveroso, quando mi arrivano inviti enogastronomici, li declino se presentano cibi animali. Non partecipo ad alcun banchetto in cui sono mangiati animali, tantomeno lo finanzio. E’ chiaro che allevare, cacciare, pescare, macellare e mangiare animali è legale quindi non siete criticabili per avere fatto qualcosa che non va e soprattutto non critico alcuno dei commensali della cena. Sono io che mi aspetto da ogni comitato NO TAV un messaggio diverso, una scelta che lasci fuori il menù “carnivoro”, come l’avete definito voi sull’invito, per una questione di principio. Ho notato che avete proposto la scelta veg e ciò è certamente apprezzabile ma per me resta un bicchiere mezzo vuoto perché per me non è importante tutelare il diritto dei veg a trovare cibo quando mangiano fuori casa, ma è importante tutelare il diritto degli animali a non essere mangiati. Finché la scelta veg resterà una “alternativa” senza diventare una “sostituzione” di cibo e prodotti animali, l’olocausto animale non si fermerà.

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