Centinaia di Visoni liberati da un lager di Scorzè (VE)

Fonte: http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=864268&sez=NORDEST&ssez=VENEZIA


Blitz notturno in un allevamento: liberate centinaia di visoni

Il titolare è legato al settore della pellicceria e domenica mattina ha trovato la sorpresa.
Molti animali recuperati, altri stanno ancora vagando

SCORZÈ – Recinzioni divelte, gabbie danneggiate e animali scappati: è l’amara sorpresa trovata domenica mattina da un allevatore di visoni, legato al settore della pellicceria. È successo in un’ampia area di campagna di Scorzé, nel Veneziano, dove erano tenuti quasi 700 mammiferi. Alcune centinaia di animali sono usciti dalle gabbie invadendo strade e zone verdi, la grande maggioranza è stata presto recuperata ma alcune decine sarebbero ancora in giro per il paese. Federfauna, sindacato degli allevatori, punta il dito contro qualche gruppo di animalisti, ma per il momento né l’allevatore né i carabinieri hanno ricevuto rivendicazioni o altri tipi di messaggio. Le forze dell’ordine seguono più piste d’indagine, intanto nella zona questa “invasione” di visoni sta facendo parlare, eccome.

La sopravvivenza di Visoni nati in cattività e reinseriti in natura

Fonte Veganzetta


Un interessante documento pubblicato nel 2009 dal periodico Biological conservation che illustra con dovizia di dati una ricerca durata ben otto anni su un piccolo gruppo di Visoni europei (Mustela lutreola) nati in cattività e reintrodotti in natura dopo essere stati muniti di radio-collare.

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Liberati 2 mila Visoni in Romagna!

Fonte: Corriereromagna.it


DI NOTTE A SAN MARCO
Blitz degli animalisti nell’allevamento di visoni Liberati 2mila esemplari

RAVENNA. Chi ha agito verosimilmente intendeva salvare gli animali da morte certa; tra una ventina di giorni, infatti, molti dei 2mila visoni presenti nell’allevamento di San Marco sarebbero stati abbattuti per ricavarne la preziosa pelliccia. Ma le bestiole rischiano di pagare quell’inaspettata libertà con la vita. Si tratta infatti di esemplari nati in cattività che non sono in grado di sopravvivere perché incapaci di alimentarsi e abbeverarsi allo stato brado. Tanto che alcuni animali sono stati ritrovati morti, mentre altri potrebbero fare la stessa fine, vittime degli stenti o investiti dalle auto in transito.
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